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cattedrale di San Martino

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La chiesa di S. Martino, duomo di Lucca, è il centro della spiritualità lucchese e tappa fondamentale della Via Francigena.

 

Fu fondata nel VI secolo per volere di San Frediano, vescovo di Lucca ma originario dell’Irlanda, e già nell’VIII secolo era divenuta cattedrale al posto dell’antichissima chiesa dei Santi Giovanni e Reparata.

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Nel IX secolo, l'architettura della cattedrale subì le prime modifiche e, a partire dal 1060, molte furono le trasformazioni effettuate nel corso dei secoli: le navate furono ridotte a tre e la chiesa fu trasformata a croce latina.

 

Nel 1070 il Duomo di Lucca fu solennemente consacrato e il vescovo di Lucca Anselmo da Baggio - all'epoca già Papa Alessandro II (1061-1073) - inaugurò alla presenza di Matilde di Canossa il nuovo edificio, che fu poi ingrandito nel XIV e XV secolo grazie all'opera di architetti fiorentini e completato nel XVI e XVII secolo con le cappelle del Sacramento e del Santuario.

 

Alla guida del cantiere per la costruzione del Duomo di San Martino si succedettero nei secoli diversi capomastri di prestigio:

 

Lombardo (1236 – 60), Gianni di Bono da Como (1274 – 1292), i fiorentini Lippo Pucci e Giovanni Bartoli, tre differenti maestri Comacini, Cattanio Martini da Como (1348), Nicolao da Siena (1363) e Antonio Pardini da Pietrasanta (1395-1419) con il quale l'edificio assunse la forma che ancora oggi presenta.

 

La facciata romanica colpisce per la sua asimmetria: un’arcata del portico, realizzato nel XII secolo, è più piccola per via del preesistente campanile, alto 60 m e dotato di ben 7 campane.

 

Le loggette sovrapposte su colonnine scolpite e istoriate, sono state realizzate a partire dal 1204 da Guidetto da Como, che ha lasciato la sua firma: una figura scolpita nella prima loggia, con una pergamena in mano su cui è scritto il nome dell’autore.

 

I marmi utilizzati sono di colori diversi: il bianco e il rosa si mescolano con il verde, dando vita a brillanti giochi cromatici. Nell’ultima galleria superiore, predominano le famose colonne annodate, probabilmente realizzate dai maestri Comacini.

 

I tre portali, sotto il porticato, sono incorniciati da una ricca decorazione scultorea, tra cui spiccano il Ciclo dei Mesi, le Storie di San Martino e i due capolavori di Nicola Pisano, la Deposizione e l’architrave con Annunciazione, Natività e Adorazione dei Magi.

 

Sul lato destro della facciata è ubicata la statua a cavallo di San Martino nell’atto di dividere il suo prezioso mantello con un povero.

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All’esterno, sul pilastro a ridosso del campanile si trova il rilievo del labirinto, simbolo legato al tema del pellegrinaggio e per questo presente anche in altre chiese poste lungo la via Francigena.

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É inciso nel mezzo del pilastro aderente al campanile, con al centro una figura consumata dal tempo, mentre una iscrizione in latino circonda il labirinto: «Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò poté uscire eccetto Teseo aiutato dal filo di Arianna».

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L’interno a croce latina con tre navate, transetto sporgente e abside semicircolare, stupisce per l’atmosfera gotica dell’alta navata centrale che con le vetrate istoriate, i finti matronei e gli elementi romanici, crea un insieme particolarmente suggestivo.

 

La chiesa custodisce dei veri e propri capolavori tra cui il Monumento funebre di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, la Madonna in trono col bambino e Santi del Ghirlandaio, l’Ultima Cena di Tintoretto e del figlio Domenico e la pala d’altare di Fra’ Bartolomeo.

 

Il vero ‘tesoro’ della cattedrale resta però il Volto Santo, il crocifisso ligneo, databile tra gli ultimi decenni dell’VIII e l’inizio del IX secolo (la più antica scultura lignea dell’occidente) che attraverso i secoli continua a trasmettere con il suo sguardo un forte senso di spiritualità.

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Altro pezzo di raro pregio, presente all’interno del Duomo di Lucca, è l’organo a Canne Mascioni, utilizzato nei concerti per le sue qualità musicali e per questo motivo molto ambito per l’esecuzione delle marce nuziali nei matrimoni celebrati nella cattedrale.

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Bibliografia:

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https://www.museocattedralelucca.it/cattedrale-lucca/

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Isa Belli Barsali, Lucca. Guida alla città, Pacini Fazzi, Lucca 1988

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E. Ridolfi, L’Arte in Lucca studiata nella sua Cattedrale, Lucca 1882

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Fotografia di Luciano Barsetti

 

Dipintodi  Bernardo Bellotto, Piazza San Martino, Lucca, 1740, olio su tela, 50,8 x 72 cm, York, York City Art Gallery

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